Pablo Neruda
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
Pablo Neruda: Il Primo Giorno dell’Anno: Il Primo Giorno dell’Anno
Come avete passato questo capodanno? io in maniera molto semplice, tranquilla, come piace a me: a tu per tu con la mia dolce metà. Abbiamo fatto un bel cenone in un piccolo e confortevole ristorantino, intimo, per poche persone e poi dopo la mezzanotte, abbiamo passeggiato per le vie del borgo illuminato a festa e ancora pieno di gente. L’atmosfera che si respira nei borghi antichi le sere delle festività Natalizie è davvero speciale, quasi mistica e a volte ti fa dimenticare tutto ciò che di brutto accade o tutto ciò che di storto può capitare.
Sembra di addormentarsi in un’atmosfera fiabesca dove, come nell’addormentarsi tutto ha una fine e tutto ha un inizio … Se c’è un merito che va al Natale, è quello di lasciar cadere come fiocchi di neve malinconia e tristezza tutto appare come chiuso e innevato in una sfera di neve un idillio senza tempo dove non risiede la caducità della vita. I “miei Natali” non sono stato mai un granché … famiglia, problemi, litigi … un po’ tutto quello che accade nella maggior parte delle famiglie di tutto il mondo. Eppure, a suon di campanelli, a volte sembra che la “magia” del momento accolga tutto in un armonioso e tacito consenso. Tutto si addormenta dolcemente e la quiete porta con se serenità.
Buon Anno!
